Varese può vantare nel proprio medagliere un altro trofeo d’oro. A vincere la competizione nazionale del Progetto Latuaideadimpresa, per il secondo anno consecutivo, è una scuola del territorio. Si tratta, per questa edizione, dell’Istituto Superiore Geymonat di Tradate. Lo scorso anno, ad alzare la coppa, invece, era stato l’ISIS Valceresio di Bisuschio.
I ragazzi della classe 5E dell’Istituto Superiore Geymonat di Tradate, dopo essersi aggiudicati il titolo di campioni provinciali, hanno vinto lo scudetto della migliore idea d’impresa d’Italia con il Progetto dal titolo T-Cycler - The Real ECO Device. Paolo Caliaro, Mattia Filippi, Gabriele Giordano, Mirko Giussani, Christian Mastelli, Irene Rodigari, Manuel Silotto, Marta Zanchetta, Alessandro Zanzi e Khalil Zribi: sono loro i campioni che hanno primeggiato su oltre 2.500 studenti di tutta Italia e su 20 progetti approdati alle finali nazionali. Un risultato già di per sé di prestigio, a cui si aggiunge anche una menzione speciale: agli aspiranti startupper è stato riconosciuto il “Premio Innovazione per la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio”, per il progetto con la più accentuata vocazione sostenibile, attraverso politiche di economia circolare, utilizzo di materiali “green”, salvaguardia di ecosistemi e biodiversità o predisposizione verso energie rinnovabili, attraverso soluzioni tecniche innovative.
Latuaideadimpresa, arrivata alla tredicesima edizione, ha come scopo quello di diffondere la cultura d’impresa tra le giovani generazioni. Viene portata avanti sia a livello locale, attraverso la promozione da parte del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Varese, sia a livello nazionale, con il supporto dei Sistemi Formativi di Confindustria e dell’Università Luiss Guido Carli, e si rivolge agli studenti degli ultimi tre anni delle scuole secondarie superiori di secondo grado chiamati a ideare e presentare un nuovo progetto di impresa che viene poi votato dagli imprenditori del Sistema Confindustriale.
Il Progetto vincitore T-Cycler – The Real Eco Device aveva ottenuto133 voti nella fase provinciale. Realizzare un dispositivo ecologico per i mezzi di trasporto su gomma: questo l’obiettivo da cui sono partiti i ragazzi di Tradate. Da un recente studio è emerso, secondo gli studenti del Geymonat, che le polveri sottili generate dagli pneumatici sono di gran lunga superiori a quelle generate dai gas di scarico. Da qui la necessità di progettare T-Cycler: un dispositivo innovativo, efficiente e intelligente, in grado di catturare il particolato dannoso all'ambiente e alla salute, riuscendo così ad abbattere drasticamente l'inquinamento dell'aria dovuto ai veicoli su gomma. (Guarda il video)
Martina Giorgetti, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Varese dichiara: “È sorprendente vedere come giovani studentesse e studenti siano capaci di mettersi alla prova in una competizione che ha come scopo quello di pensare e realizzare un’idea d’impresa innovativa. Anche quest’anno ad eccellere è una scuola del Varesotto. Questo risultato ci riempie di orgoglio. I nostri giovani hanno menti brillanti e hanno dimostrato di saper avere una visione strategica, come dei veri e propri imprenditori, tenendo conto anche del contesto socioeconomico che li circonda. Questo trofeo è la dimostrazione tangibile di quanto sia fondamentale puntare sui talenti, sulle loro competenze e capacità. Il Piano Strategico #Varese2050 ha evidenziato come il fermento imprenditoriale stia perdendo di smalto sul territorio. Dobbiamo ripartire dai giovani e dalle scuole. Anche con progetti concreti e formativi come Latuaideadimpresa. Stiamo percorrendo la strada giusta”.
Ad accompagnare gli studenti dell’Istituto Geymonat di Tradate durante l’esperienza è stato il tutor Simone Sotgiu, consigliere del Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori varesino. Andrea Marcora, Vicepresidente del Movimento con delega all’Education conclude: “I ragazzi sono riusciti a calarsi perfettamente nei panni di un imprenditore, puntando non solo su un’idea vincente e innovativa, ma realizzando un progetto perfettamente in linea con la visione della società moderna in cui viviamo, puntando, appunto, sulla realizzazione di un dispositivo sostenibile, efficiente e intelligente per ridurre l’impatto ambientale”.